martedì 16 maggio 2017

Akathistos a San Spiridione, il taumaturgo (italiano)

Stanze

Al nostro Santo Padre

Spiridione di Trimithunte

Il taumaturgo



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Tropario

Cantiamo Spiridione il cui corpo a Corfù è sempre vivo; egli, infatti, con la forza di Cristo ha vinto la morte corporale; per questo, accostandoci al suo corpo divinizzato, con lodi celesti così acclamiamo:

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!


Prima Stanza

Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con il tuo corpo portatore di Dio

Santo Gerarca di Cristo, prega per noi

Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con il tuo corpo portatore di Dio

Santo Gerarca di Cristo, prega per noi

Come uomo angelico fosti inviato, o Spiridione, a benedire la terra con il tuo corpo portatore di Dio

Santo Gerarca di Cristo, prega per noi

e con la tua beata morte diventasti immortale, o venerabile; per questo ogni uomo sbigottisce e con stupore così a te grida:

Gioisci, poiché in te fuggì la corruzione
Gioisci, poiché da te è sorta la vita
Gioisci, poiché il tuo corpo non ha subito mutamento
Gioisci, poiché hai somiglianza con gli angeli
Gioisci, meraviglia incomprensibile con i pensieri umani
Gioisci, poiché sei sempre vicino a chi con fede ti invoca
Gioisci, dimora della Trinità
Gioisci, poiché hai accolto la pienezza della divina grazia
Gioisci, luce che illumini il sole
Gioisci, lampada che illumini il mondo
Gioisci, poiché per mezzo tuo è benedetta la creazione
Gioisci, poiché per mezzo tuo risplende la fede

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Vedendosi guarita, l’isola di Corfù con gioia disse: questo grande prodigio contemplo, inammissibile secondo le leggi di natura: infatti, non vedi che l’elemento mortale appare incorrotto? Esclamando:
Alliluia!

Camminasti sulla terra e poi salisti in cielo, lasciandoci il tuo corpo che sempre onoriamo; ma tu spiega come il mortale appare divinizzato a noi che, dinanzi ad esso, pieni di timore, così gridiamo:

Gioisci, segno dei prodigi di Dio
Gioisci, santuario di benedizioni celesti
Gioisci, prova della nostra resurrezione
Gioisci, testimonianza dei miracoli di Cristo
Gioisci, corpo glorificato da cui sgorga la gioia
Gioisci, vaso traboccante d’amore per cui fu sconfitta la corruzione
Gioisci, preziosa ricompensa, portatrice di Spirito Santo
Gioisci, fonte inesauribile di miracoli
Gioisci, perché per mezzo tuo la sapienza risplende
Gioisci, poiché hai rinnovato i cuori degli uomini
Gioisci, poiché hai spento la fiamma delle passioni

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Venite a Corfù, folle da Dio chiamate, a contemplare la visione del corpo intatto che mise in fuga l’esercito ottomano e poi sprofondò nell’abisso del mare l’esercito della Tracia e a tutti mostrò l’isola salva che grida:
Alliluia!

Mosè pose un tempo un serpente di bronzo che guariva quanti erano morsi, tu, invece, trasformasti in oro un serpente per salvare il povero, il quale, pieno di gratitudine, a te che lo beneficiasti cantò queste lodi:

Gioisci, nuovo Adamo a cui gli animali obbediscono
Gioisci, tu che salvi dalla carestia
Gioisci, tu che hai schiacciato il serpente che odia l’uomo
Gioisci, tu che ami l’umanità
Gioisci, tu che hai guarito il re dalla lebbra
Gioisci, scrigno di innumerevoli miracoli
Gioisci, tu che hai mostrato la potenza dell’umiltà
Gioisci, tu che hai proclamato la Trinità
Gioisci, tu che hai demolito i ragionamenti dei filosofi
Gioisci, tu che hai fermato lo sconvolgimento della sapienza
Gioisci, nostro intercessore presso Dio
Gioisci, benedizione della nostra terra

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Poiché eri mite ed umile di cuore, Dio ti diede la grazia di leggere nei cuori degli uomini e, come un tempo il Signore, così anche tu rivelasti le colpe alla prostituta, la quale, pentitasi, ricevette da te il perdono e piena di gioia gridò:
Alliluia!


Seconda Stanza

Sei apparso come tempio della Santa Trinità, il Padre, il Verbo incarnato, lo Spirito Santo, il Dio uno e trino che tu predicasti a tutti gli uomini; noi, da te ammaestrati, così acclamiamo:

Gioisci, degno sacerdote dell’Altissimo
Gioisci, iniziato degli insegnamenti di Cristo
Gioisci, tu che hai fermato l’impeto del fiume
Gioisci, tu che hai spezzato le sbarre dell’Ade
Gioisci, tu che hai stritolato le teste dei serpenti spirituali
Gioisci, tu che hai messo in fuga la tenebra dell’idolatria
Gioisci, di Corfù gloriosissimo corpo
Gioisci, di Cipro santissimo figlio
Gioisci, fiore dal profumo di Cristo
Gioisci, poiché per mezzo tuo è sconfitta la malvagità

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Gli eretici presenti al Concilio, contemplando il grande prodigio, furono presi da timore; ti videro, infatti, che reggevi nella mano l’argilla con la quale spiegasti la Trinità e, compreso l’incomprensibile, esclamarono:
Alliluia!

O beatissimo Spiridione, ti conosciamo come fiume di miracoli che sempre si riversa su di noi; tu, infatti, un tempo, minacciasti il fiume che si arrestò alla tua voce e, quanti videro, corsero ovunque ad annunciare il miracolo e a glorificare così il taumaturgo:

Gioisci, tu che hai abbandonato la gloria terrestre
Gioisci, tu che hai ricevuto la ricompensa celeste
Gioisci, tu che hai spento con i tuoi miracoli la fiamma dell’idolatria
Gioisci, tu che hai illuminato a credere nella Trinità
Gioisci, mite pecora del gregge di Dio
Gioisci, tu che muovi a compassione il Creatore
Gioisci, tu che nutri gli animali dei poveri
Gioisci, protettore degli orfani e delle famiglie
Gioisci, tu che hai ereditato la forza di Mosè
Gioisci, tu che hai indebolito la stoltezza dei sapienti
Gioisci, tu che hai reso la terra simile al paradiso

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Il tuo tempio è divenuto come un Santo dei Santi possedendo come arca la tua urna e come manna il tuo corpo; il tuo cuore, invece, lo contempliamo come le tavole su cui sono incisi i comandamenti di Dio al quale tu hai sempre cantato:
Alliluia!

Spezzasti i vincoli della natura, o Padre, quando restituisti la vita al neonato e la madre, colpita da un così grande prodigio, morì; ma tu, nella tua grande compassione, resuscitasti anche lei che subito a te così gridò:

Gioisci, tu che guarisci presto gli ammalati
Gioisci, tu che ridai la vista ai ciechi
Gioisci, tu che hai manifestato la rovina dell’inganno
Gioisci, tu che rialzi quanti sono caduti
Gioisci, ricco di grazia che aiuti gli uomini
Gioisci, salda colonna che li sostiene nella fede
Gioisci, tu che succedi a Mosè per i miracoli
Gioisci, tu che imiti la vita degli angeli
Gioisci, tu che ci guidi a Dio
Gioisci, tu che a tutti doni lo Spirito Santo

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Compagno degli angeli diventasti, Spiridione, quando dalla terra fosti trasferito alle dimore superiori; essi, ammirandoti come uomo perfetto, esclamarono in coro:
Alliluia!

 Terza Stanza

Spiridione convoca la schiera sacerdotale ad osservare un mortale servito dagli Angeli mentre celebra i Tremendi Misteri e questa, vedendo il miracolo, così inneggia al Gerarca:

Gioisci, lode degli Angeli
Gioisci, salmodia degli Arcangeli
Gioisci, tu che hai ricolmato tutti di divina illuminazione
Gioisci, vaso di grazia in cui dimora il Salvatore
Gioisci, vino purissimo
Gioisci, padre degli orfani
Gioisci, tu che guidi alla compassione i duri di cuore
Gioisci, benedizione delle messi
Gioisci, modello di santità
Gioisci, padre pieno di amore
Gioisci, fonte straripante di grazia

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Un tempo nel Paradiso, Adamo si cibò dell’albero della conoscenza volendo farsi simile a Dio. Tu, invece, o Padre ci insegnasti che la via alla divinizzazione è l’umiltà e l’obbedienza a Dio. Per questo riconoscenti esclamiamo:
Alliluia!

Tutto intero rimane il tuo purissimo corpo anche dopo la morte; divino intervento fu: il mortale non si decompose né si consumò; Per questo, figlio del cielo fosti chiamato e da tutti così ti senti dire:

Gioisci, prova dell’immortalità degli uomini
Gioisci, unione di morte e di vita
Gioisci, visione dubbia per i Giudei
Gioisci, gloriosissimo dono per i Sacerdoti
Gioisci, germoglio mirabilissimo di Trimithunte
Gioisci, medicina dolcissima per i sofferenti
Gioisci, tu che sempre ci allieti
Gioisci, della Chiesa inestinguibile lampada
Gioisci, nave che resiste alle tempeste
Gioisci, vanto dei Vescovi
Gioisci, tesoro inviolabile
Gioisci, salda colonna di Ortodossia

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Sbigottì la città di Corfù quando vide le armate ottomane cacciate da te che le minacciavi con un spada e, proclamandoti angelo terrestre, gridò:
Alliluia!

I retori dalle tante parole come pesci muti li vediamo; essi, infatti, non sanno spiegarsi come tu hai ridato la vista al bambino cieco. Noi, invece, insieme alla madre, celebriamo il miracolo e con certezza gridiamo:

Gioisci, tu che hai restituito il tesoro alla povera
Gioisci, custode degli indifesi
Gioisci, tu che hai inaridito la mano del servo
Gioisci, tu che hai umiliato i superbi
Gioisci, tu che hai confuso i sapienti ragionatori
Gioisci, tu che hai annientato gli operatori di iniquità
Gioisci, tu che hai sconvolto le leggi della natura
Gioisci, tu che ci hai insegnato le leggi del cielo
Gioisci, albero che proteggi Corfù
Gioisci, frutto che rallegra il cuore
Gioisci, nutrimento dei Corfioti

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Stiamo con confidenza dinanzi al tuo sacro corpo, avendo in dono il tesoro dei tuoi miracoli; tu infatti, essendo un mortale hai lasciato la terra per abitare in cielo e hai così unito alle cose celesti gli abitanti della terra dai quali ricevi questo inno:

Alliluia!

Quarta Stanza

Figlio della Trinità si è rivelato colui che agli angeli e agli uomini l'ha rivelata: il Creatore del cielo e della terra, infatti, lo ha trasformato incorrotto e intatto, mostrandolo vivo a tutti coloro che con fede acclamano:

Gioisci, colonna di umiltà
Gioisci, norma di temperanza
Gioisci, tu che hai disprezzato le ricchezze che si corrompono
Gioisci, tu che salvi dalla lebbra
Gioisci, del popolo greco grande benedizione
Gioisci, tu che hai gettato a terra le statue degli idoli
Gioisci, tu che a tutti mostri i giudizi di Dio
Gioisci, tu che tutti circondi della rugiada di celesti miracoli
Gioisci, esempio di trasfigurazione
Gioisci, lampada di divina illuminazione
Gioisci, alba di sapienza ortodossa
Gioisci, fragranza della nostra salvezza

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

Sotto la tua protezione noi tutti accorriamo, o Padre, come un tempo Noè nell’arca; infatti, nei bisogni, nelle epidemie, nei terremoti ti abbiamo tutti come aiuto, e cosa possiamo offrirti di degno per tutti i beni che ci hai dato? se non cantare:

Alliluia!

Come lampada luminosa apparisti nella tua vita, o Padre, infondendo gioia negli uomini; accesa, infatti, la luce della vita immortale, guidi alla conoscenza divina noi che di essa siamo privi e, pieni di gioia celeste, così acclamiamo:

Gioisci, tu che hai liberato dagli inganni dei sovrani
Gioisci, tu che hai permesso la fuga dei ladri
Gioisci, tu che sei apparso come Abele
Gioisci, tu che hai rimproverato il peccato di Cam
Gioisci, tu che allontani da noi l’invidioso Caino
Gioisci, tu che ti mostri come imitatore di Abramo, il ricco di amore
Gioisci, tu che sei divenuto esempio vivente per i vescovi
Gioisci, tu che ti sei rivelato come un secondo Giona
Gioisci, astro che ci indichi Dio
Gioisci, pastore che ami l’umanità
Gioisci, speranza dei beni eterni

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

O Spiridione, benefattore di Corfù, come luce solare hai donato a noi la grazia dei tuoi innumerevoli miracoli e ti sei schierato contro i nemici che ci assediavano, cacciando via gli eserciti; perciò da tutti ti senti dire:
Alliluia!

In mezzo alla divina assemblea dei Padri, cantasti, o mirabilissimo, il Logos della stessa sostanza del Padre e a Lui pari in onore e che negli ultimi tempi prese la carne per la nostra salvezza, svergognando così l’empio Ario; per questo, le folle ortodosse, piene di devozione, ti celebrano, ti glorificano e a tutti insegnano a cantare così:

Gioisci, sacro presidio
Gioisci, vanto dei Padri
Gioisci, tu che guarisci dall’emicrania
Gioisci, tu che sempre custodisci il cervello
Gioisci, tu che con i tuoi occhi hai visto Dio
Gioisci, bocca che corregge i fedeli
Gioisci, casa incorrotta di immortalità
Gioisci, eterno esempio di incorruttibilità
Gioisci, tu per cui gli angeli stupirono
Gioisci, tu per cui gli uomini si salvarono
Gioisci, tu che sempre proteggi i nostri corpi
Gioisci, santa icona di Dio

Gioisci, Spiridione, Santo sempre vivo!

O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la nostra offerta
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la nostra offerta
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
O beatissimo Spiridione, Santo sempre vivo, accogli la nostra offerta
Santo Gerarca di Cristo, prega per noi
donaci il perdono delle colpe e fa’ che per mezzo tuo siano liberati dai mali quanti cantano:

Alliluia!